Templari a Varese? forse sì!
Dall'intitolazione dell'ospedale del Nifontano a San Tommaso Becket a un'ipotesi che potrebbe avere fondamento
Nel 1996, quando i Templari non erano ancora tematica di
moda, proponevo su una pubblicazione locale uno scritto
intitolato
< Templari a Varese ? solo indizi!>.
Nell'articolo sostenevo che l'ospedale del Nifontano fosse una
fondazione templare; l'ospedale, luogo di ricovero ed
ospitalità, fu infatti fondato con atto del 15/5/1173 e
intitolato a S. Tommaso Becket.
Queste erano le principali motivazioni che supportavano la mia tesi:
- a ) a quei tempi "ospedale"
significava luogo di ricovero e ospitalità, con funzioni solo di
primo soccorso, ivi sostavano e si rifocillavano i pellegrini e i
viandanti.
- b) l'intitolazione a S.
Tommaso , vescovo di Canterbury (o Conturbia) è per lo meno
strana. Infatti tale martire ( 1117-1170) fu canonizzato con bolla il
12/3/1173 ovvero solo due mesi prima dell' atto di fondazione. Il Borri
afferma che nell'atto non é indicata l'intitolazione, ma presume
che sia stata effettuata nel 1174. Il culto del santo cominciò a
essere divulgato solo nel 1180 e risalgono a questa data le prime
dedicazioni. Solo i Templari avrebbero potuto portare la notizia della
canonizzazione velocemente, in quanto esistevano rapporti di amicizia
tra Becket e l'Ordine. Furono infatti i Templari che fecero da
mediatori tra l'arcivescovo ed il re Enrico secondo, riuscendo a
riconciliarli.
- c ) il Nifontano era , alle
porte della città, edificato in una zona di transito sulla
strada d'accesso alle valli varesine e il posizionamento é in
linea con la missione templare, zona ricca di acque sia per l'igiene
dei pellegrini sia per la piscicoltura allora molto praticata per il
sostentamento delle comunità templari.
- d ) la decadenza del Nifontano inizia contemporaneamente alla perdita di prestigio dei Templari in Europa.
- e ) non lontano dall'ospedale
esisteva il monastero benedettino di Capolago. Nel 1185 ( o 1189)
l'arcivescovo di Milano, Milone da Cardano, rifonda il monastero con
l'invio di quattro cistercensi legati ai Templari dal comune
fondatore, San Bernardo.
Questa tesi fu completamente scartata nel volume <I luoghi della carità e della cura. Ottocento anni di storia dell'Ospedale di Varese> dedicato ai vari ospedali di Varese succedutesi nei tempi.
Da allora non mi sono più interessato all'argomento.
Recentemente ho visionato l'autorevole rivista < De Strata Francigena> che pubblica gli atti del convegno < Dall'Italia a Canterbury, culto e pellegrinaggio italiano per Thomas Becket>.
Uno degli interventi < La memoria di S. Tommaso di Canterbury nell'Italia settentrionale> di Giorgina Pezza riporta, per quanto riguarda Varese:
" La suddetta
chiesa risulta intitolata a s. Tommaso appena due mesi l'atto di
fondazione dell'annesso ospedale del Nifontano, cioè alle nove
fontane, edificato nel 1173 in una zona di transito sulla strada di
accesso alle valli varesine. Gli indizi sull'ospedale portano a vedere
una relazione tra questo e l'Ordine dei Templari e tra il declino del
medesimo e la perdita di prestigio dei Cavalieri del Tempio."
In base a questa documentazione ripropongo la tesi che il Nifontano sia una fondazione templare.
Dallo stesso saggio apprendiamo che il ricordo di san Tommaso era radicato sul territorio, infatti a Tradate,
presso la chiesa di santa Maria di Castello, il santo è
effigiato nella cosidetta "arca Pusterla", monumento funebre in marmo,
oggi usato come pala d'altare e realizzata verso il 1360.
A Como poi sono presenti sia
delle reliquie sia una statua del santo nella chiesa di san Giorgio
nonché degli affreschi con episodi della sua vita.
Purtroppo l'affresco ( vedi foto) che alcuni anni fa decorava il
caseggiato del Nifontano in viale Europa è sparito tra
l'indifferenza generale!
foto: affresco settecentesco del Nifontano con san Tommaso di Canterbury e san Giovanni Evangelista ( foto Cova )
pubblicato il 17.04.2011 su www.rmfonline.it